FIGURA DISEGNATA
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TraingoloS


Calco della testa del Giuliano de Medici di Michelangelo
Giuliano
Breznev foto
Cinque anni della mia esperienza come titolare di cattedra nel Liceo Artistico Statale di Novara, hanno sollecitato in me qualche riflessione.
Fino agli anni 1960 gli studenti che si iscrivevano ai licei artistici o istituti d
'arte avevano ottime motivazioni e una discreta capacita' disegnativa da precisare ed ampliare. Gli studenti, oggi si iscrivono al liceo artistico come ad un qualunque corso. Spesso scarsamente motivati allo studio delle materie artistiche. Sono ragazzi che non sono stati baciati dal fuoco sacro dell'arte e dalla magia di speciali competenze grafiche.
    Come conseguenza di cui sopra, ne discende che il metodo di insegnamento delle discipline artistiche sarebbe da modificare radicalmente. Il vecchio sistema si fondava sulle competenze di cui lo studente era gi
a' portatore. Praticamente l'insegnante era una sorta di consulente o consigliere ad personam. Oggi a mio avviso si richiede che l'insegnante, in particolare nei licei artistici, sia un progettista e il dirigente (drive) del percorso formativo aggiornato attento a non commettere l'errore di mettere troppa carne al fuoco su una brace instabile e a volte quasi spenta con il risultato di perdere completamente l'attenzione della maggior parte degli studenti e salvarne pochi eletti.
Abbiamo ipotizzato un percorso per  sostanziare l
'attenzione dei piu' motivati e stimolare il resto della classe.
Insieme a Luciano, a tavolino, abbiamo stabilito un percorso didattico. Abbiamo definito nel dettaglio i contenuti del  percorso ed abbiamo concordato che ognuno di noi avrebbe svolto e presentato agli studenti,  con il sostegno di
macchine didattiche come  lavagna e gesso compreso in con lezioni frontali. Gli argomenti che aveva proposto e ritenuti utili per raggiungere gli obiettivi. Cosi facendo abbiamo ottenuto il massimo della qualità sia dei contenuti sia della modalità espositiva. Abbiamo anche smantellato la gerarchia fra titolare di cattedra (il sottoscritto) e assistente alla cattedra (Luciano Sberveglieri). Entrambi, nella classe, avevamo la stessa autorevolezza e ascoltando l'uno la lezione dell'altro avevamo il massimo della coerenza nella replica dei contenuti presso ogni singolo studente.
Volantino
Pagina 1
pagina 2 Sez
Pagina 2 Sfera
Antropos
Antropometria
Pagina 5
Pagina 6
Pagina 7
Mostra
Impostazioni
Putto
Putto 02
Breznev
Brèžnev 01
Brèžnev 02
ARTE e aRTE
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GALLERIA RITRATTI
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La MOSTRA 22/4/2017
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CONTATTO


Riporto la foto della copertina, la breve presentazione e i disegni riprodotti dell'esperimento cosi come nel libricino voluto dal Preside Giovanni Quaglino. Convinti  che  l'insegnamento  della  FIGURA  DISEGNATA sia tecnico, abbiamo voluto dimostrare, a noi stessi, la possibilita' di  abbreviare  i  tempi  di  apprendimento,  ottenendo un  livello omogeneo di  preparazione in tutta la classe. Con  queste premesse  abbiamo  iniziato  l'anno scolastico 1978/79 nella classe I B.
L'anno scolastico, suddiviso in due periodi di cui il secondo di sole 40 ore effettive di lezione.
Primo: Fase propedeutica.
a)Esercizi di addestramento grafico.
b)Inesistenza del parallelismo speculare fra oggetto reale (referente) e sua rappresentazione grafica (significante).

Legame diretto fra significante e l'idea che si ha dell'oggetto reale (significato),
c) Appropriazione delle convenzioni visive (struttura   modulare,   proiezioni,   prospettiva,  canoni   della figura umana, ecc.).
d) Esercizi e memorizzazione della struttura ossea e muscolare (per il primo anno: testa e spalle).
Nel secondo ed ultimo periodo:
fase di copia dal vero della figura umana, gli allievi hanno dimostrato di aver ben superato la fase propedeutica conseguendo ottimi risultati in sole 40 ore di esercitazioni sulla figura dal vero. Anzi dopo la visualizzazione della figura sono stati capaci di condurre, a memoria, l'analisi e le indicazioni grafiche della struttura ossea e muscolare della figura
Il  nostro entusiasmo potra' sembrare eccessivo ma le nostre ipotesi di lavoro sono state avvallate da risultati lusinghieri visibili a tutti.
Ci proponiamo di completare questa esperienza di metodologia didattica nel prossimo anno durante il quale la medesima classe
potra' acquisire gli elementi tecnici necessari alla rappresentazione della figura umana intera.
Ringraziamo il Preside ed il Consiglio d'Istituto che hanno reso possibile questa mostra. Gli allievi della I B che hanno prodotto gli elaborati.



I PROFESSORI: Conterosito  Salvatore  e  Sberveglieri   Luciano
La mostra e' stata allestita in una piccola saletta. Sul pavimento abbiamo disegnato un grande triangolo Semiotico, Sulle pareti sono state appese oltre cento tavole esemplificative del percorso didattico. La mostra e' stata visitata da molti studenti e colleghi con commenti piu' o meno sinceri da parte di questi ultimi ma che ovviamente non ha inciso minimamente sul corpo vivo delle proposte e sui sistemi didattici.
Al Liceo Artistico Statale di Novara negli anni 1973/1980 e' stato attivo un vivace dibattito tendente ad elaborare proposte sperimentali per aggiornare il percorso e i contenuti della didattica. Il mio collega Giorgio Fonio spesso ha fatto riferimento alla Semiotica. La cosa mi ha molto incuriosito. Ho letto parecchio e ho partecipato, come uditore, a diversi convegni sull'argomento anche con la presenza di Uberto Eco in qualita'  di relatore. Lentamente sono giunto ad elaborare un percorso che qui e' stato sommariamente presentato dove la SEMIOTICA costituisce l'ossatura del mio fare didattica e ne e' stato il contenuto soltanto nella misura opportuna a motivare le proposte di lavoro presentate agli studenti. senza mai diventarne il contenuto specifico.
ESERCITAZIONI DI FIGURA COPIATA DAL VERO
Il disegno, qui sopra, non essendo stato previsto per la riproduzione risulta poco leggibile. Sul calco in gesso della testa del Giuliano de Medici di Michelangelo si possono rilevare ASSE di SIMMETRIA, un tracciato sintetico della struttura ossea e gli allineamenti orizzontali: arcata sopraccigliare - estremita'  superiore dell'orecchio e base del naso- lobo dell'orecchio per esempio.

Altro aspetto notevole e la restituzione immediata della somiglianza al modello di riferimento
IL RITRATTO CARICATO

Si dice caricatura, un ritratto, in cui, conservando la somiglianza, siano esagerati (caricati appunto) alcuni tratti somatici rispetto ad altri che restano nella norma e nei corretti rapporti proporzionali.

I canoni e le griglie antropometriche proiettate mentalmente o graficamente sul modello originale permettono di identificare i tratti somatici che superano tali parametri che si esagerano per giungere allo effetto caricaturale.

Qui a fianco e sotto: Leonead Breasnev: capo assoluto dell'Unione Sovietica dal 1964 al 1982 .
Putto (studentessa: Pisoni II B liceo artistico)
Putto al tratto (studente: Martinello II B liceo artistico)
Identificate le sopraciglia "cespuglio", gli occhi ravvicinati e il labbro superiore molto alto;  su tali particolari lo studente Lorenzo Baroni (II anno LAS Novara), in due varianti, ha concentrato la propria attenzione per sviluppare la caricatura.



Caricature a pastello  (realizzate da L.Baroni II B liceo artistico)
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I
  l lavoro qui presentato  e' stato svolto con la assistenza di Luciano Sberveglieri  e con gli studenti del Primo anno sezione B del liceo artistico corso ordinario durante l'anno scolastico 1978/79 (10 ore di lezioni settimanali di Figura Disegnata) .