DONNA PROTAGONISTA
La mostra non si e' tenuta nell'ex granaio di Palazzo Longoni di Borgolavezzaro
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ARTE e aRTE
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La MOSTRA 22/4/2017
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CONTATTO
Marte disarmato
J.L.David- "Marte disarmato da Venere" (1824)
Si sceglie di raccontare con la pittura ma ti costringono a ritornare all'uso della parola.
L'amministrazione di Borgolavezzaro, politicamente priva di opposizione, o qualche bigotto di peso, ha impedito l'esposizione di dipinti con dedica al femminile concordata con il responsabile e programmata dall'anno scorso in occasione dell'otto marzo 2017 nei locali ex granaio di Palazzo Longoni di Borgolavezzaro.
Ritengo banale e retorico la rappresentazione della donna mitologica, fatina, partigiana, madre, moglie esemplare e vergine del focolare percio' ho scelto di liberare il nudo dall'involucro peccaminoso che lo avvolge e presentare la donna nelle sue sfaccettature meno consuete per inneggiare alla liberta'  che meritano alla pari dei maschi.
Coloro che non frequentano le pinacoteche, ignorano chi siano Gustave Courbet, Jacques-Louis David o Edouard Manet;, per citare gli autori dei dipinti oggetti della mia  rispettosa ironia o da me reinterpretati. La "Olimpia" di Manet per esempio, nel 1863 fece scandalo per la presenza di un nudo femminile calato nella contemporaneita' ottocentesca, mentre erano ammessi i nudi integrali femminili e maschili, nei dipinti a tema mitologico come in "Marte disarmato da Venere" di  J.L.David.
2017 ho creduto che le cose fossero migliorate.
Mi sono sbagliato!
Ho trascurato l'arroganza di persone che elette per amministrare la cosa pubblica si ritengono autorizzati ad amministrare la sensibilita'  e le coscienze dei cittadino. Questi, bandiscono il libero arbitrio. Impediscono al popolo (parola onnipresente nei discorsi dei politici) di poter decidere, confrontarsi e poter scegliere. Se ci impediscono di guardare, di vedere, di capire ci viene impedito di sapere chi siamo e cosa vogliamo veramente.
G.Courbet 1866
Gustave-Courbet-The-Sleepers-1866
Anche la citazione, in uno dei dipinti,  dello sguardo di Beppe Grillo nel ruolo di "Saturno che divora i figli" ha prodotto la sollevazione dei piccoli politici di Borgolavezzaro. Dimenticano che Grillo sbeffeggia e diffama chiunque. Ha avuto la sfrontatezza di definire "vecchia puttana" il premio Nobel Rita Levi Montalcini. I nostri piccoli politici", come essi stessi si sono definiti, in realtà vorrebbero tutelare se stessi da ogni possibile critica o ironia. Ritengono di poter diventare grandi politici inseguendo gli elettori di Giovanardi e inneggiando al proibizionismo.
La storia dovrebbe far riflettere che l'ignoranza al potere e le proibizioni non hanno mai portato lontano: il mondo cambia nonostante loro.

E' grave che, a costo zero,  la Sindaca e la Giunta non abbiano saputo cogliere l'opportunità  per i cittadini e la città  di Borgolavezzaro. L'amministrazione avrebbe dovuto mettere a disposizione soltanto i locali. Avevo anticipato che avrei pubblicizzato l'evento mediante 7.000 volantini distribuiti su Novara e dintorni. Avrei garantito la mia presenza per curare la mostra e instaurare un rapporto dialettico con i visitatori.  La mia era e resta una offerta delle mie competenze alla città  che ospita la mia Compagna, fin dalla nascita, e me da quando ho conosciuto Giovanna. Qualcuno ha ipotizzato che si sia trattato di una rivalsa per una vecchia polemica, avvenuta su questioni strettamente private, fra il sottoscritto e uno dei membri della giunta che aveva la pretesa di imporre le sue regole a mie spese e in casa mia.  La mia esperienza quarantennale di educatore  ha consigliato di opporre un netto rifiuto sia di merito, sia di metodo. Non  appagati dopo il nostro primo No! Hanno continuato il  martellamento fino a rendere l'esperienza spiacevole e da non ripetersi: avevamo ospitato una ragazza bielorussa. Se a determinare la scelta dell'amministrazione sia stato una vendetta privata. Forse siamo già  "morti" e lo ignoriamo.
In conclusione a Borgolavezzaro non esibiamo il faccione di Grillo e non facciamo vedere i "peccaminosi e osceni nudi femminili".

Coerentemente con quanto ci circonda: cancelliamo la femminilità  coprendo le donne con abiti o drappi. Le nascondiamo nei conventi di clausura. Le cancelliamo con il burca e se non dovesse bastare usiamo gli acidi per sfigurarle e come estremo rimedio:  il femminicidio.

Salvatore Conterosito




Conterosito -  Saturno divora i figli (2016)
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