MostraNovara

ESPOSIZIONE A NOVARA

17/29 Settembre 2019 - Barriera Albertina - Largo Costituente

ARTE e aRTE
FIGURA DISEGNATA
GALLERIA DIPINTI
GALLERIA RITRATTI
FOTOGRAFIA
MOSTRA a BORGOLAVEZZARO
MOSTRA a CHIERI
MOSTRA NEGATA
La MOSTRA 22/4/2017
VEROSIMIGLIANZA
GRAFICA-DIDATTICA
NOTE CRITICHE
PERIODO Covid-19
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CONTATTO

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Pieghevole

Locandina

l nudo e' sempre in figurazione

scriveva cosi, molti anni fa, Henry Faucillon in un suo saggio che si intitolava "Vita delle forme". Cosa significa? Per rispondere al quesito vi invito a visitare questa mostra di Nino Conterosito. Una esposizione fuori dagli schemi o per meglio dire fuori dagli schemi consueti; una mostra che ha la cifra del rigore e allo stesso tempo dell'ironia, che sono poi a mio modo di vedere le principali caratteristiche dell'autore, caratteristiche che lo hanno sempre accompagnato sia nella sua attivita' di docente, sia in quelle di artista. Dopo un lungo periodo di riflessione e di lavoro, Nino Conterosito si ripropone alla citta' che lo ha visto operare dalla fine degli anni Settanta con questa mostra che costituisce una interessantissima occasione per meditare, ma anche per sorridere. Come sempre il grande rigore formale si sposa con la creativita' piu' libera e anticonformista a partire dalla serie di "nudi". Un'operazione di ricerca e sostituzione di soggetti di dipinti famosi con nudi che se definire realisti sarebbe poco, definire iperrealisti sarebbe troppo e che quindi vorrei definire come sensualmente realisti o, come l'artista stesso li definisce, "ipernaturalisti". Non stupisca il riferimento alla sensualita', poiche' l'arte lo e' sempre e non tanto in quanto "arte sensuale", ma proprio in quanto "arte" e cade, inevitabilmente, sotto il dominio dei nostri sensi. Il profilo emozionale di un seno, la curva di un arco plantare, la trasparenza di un pizzo, l'intenzionalita' di uno sguardo di corpi "delocalizzati" che Conterosito fa abitare il Tempo trasferendoli dal teatro di famosi dipinti alla fragrante contemporaneita' del "qui e adesso", alludendo con intelligente ironia al nostro universo iconico fatto di immagini pubblicitarie, fotografiche e cinematografiche. Operazione rischiosa, ma affascinante e pungente. Come un "Braghettone" al contrario, vale solo la pena di sottolineare lo pseudonimo dell'artista che per volere della Controrifoma mise le mutande ai nudi michelangioleschi, Conterosito sottrae gli elementi coprenti per lasciare intravedere corpi sensuali nella loro prorompente realta'. E cosi, per esempio la "Grande Jatte" di Seurat diventa il naturale sfondo di due sorridenti ed ammiccanti ragazze la cui posa ed espressione sembra presa a prestito dalle infinite gallerie di Instagram. Ma e' anche la realta' oggettuale ad assimilare ed incorporare la figura femminile e a renderla parte di un processo di iconizzazione del reale, anche quello piu' consueta e quotidiana di quella di un Oldenburg

Seurat/Conterosito - Grande Jatte - (tecnica mista su tela)

L'altra parte della mostra comprende una serie di nature morte che Conterosito chiama, giustamente "Still life" di grande impatto visivo e che, paradossalmente di reale e di naturale hanno molto poco. Quello a cui mirano è sicuramente qualcosa che va molto oltre la pura rappresentazione realistica. E questa non è una storia nuova nelle arti visive, del resto anche le cosiddette "grottesche" introdotte nella pittura rinascimentale da Raffaello, con il pretesto di dipingere naturalissime frasche e verzure, introduceva in realtà un principio di decorazione e, in fondo in fondo, di astrattismo nella pittura. Analogamente nelle nature morte di Conterosito, la realtà sembra essere una pallida sinopia che lascia in realtà libertà totale alla nostra immaginazione percettiva ed estetica per vedere in esse altri mondi ed altri universi. Grandi effetti di luce, ombreggiature intense e suggestive. Le due parti della mostra sono due facce della stessa medaglia, quella del lavoro di un artista da sempre alla ricerca della originalità sposata all'estremo rigore, punti cardinali che Nino Conterosito ha sempre tenuto ben presenti e che sono sicuramente la cifra stilistica che lo contraddistingue.

Mario Grella